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Morte di Margaret Spada

Le indagini nello studio in cui è stata operata Margaret Spada: trovati bisturi e farmaci

Continuano le indagini nell’ambulatorio di Fonte Ostiense dei medici Marco e Marco Antonio Procopio, dove Margaret Spada si è sentita male prima dell’operazione di rinoplastica al naso.
A cura di Beatrice Tominic
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Non si arrestano le indagini sulla morte di Margaret Spada, la ventunenne siciliana che ha perso la vita dopo un'iniezione per una rinoplastica al naso. Era arrivata da Lentini, in provincia di Siracusa, per sottoporsi all'operazione nello studio dei medici Procopio. L'ambulatorio è sotto sequestro da oltre una settimana, eppure continuano anche le perquisizioni nello studio per verificarne eventuali permessi o anomalie. Secondo quanto dichiarato dal governatore della regione Lazio Francesco Rocca, lo studio dei medici indagati, padre e figlio, Marco e Marco Antonio Procopio, non sarebbe stato in possesso delle autorizzazioni necessarie per svolgere operazioni chirurgiche.

Ma il quadro che emerge con le ultime perquisizioni farebbe pensare il contrario. I nas, che stanno indagando sulla vicenda, avrebbero rinvenuto nello studio di Fonte Ostiense (un appartamento adibito ad ambulatorio) bisturi, un anestetico locale e altri farmaci e un defibrillatore funzionate.

La perquisizione nell'ambulatorio di Fonte Ostiense

Oltre al ritrovamento di bisturi, farmaci e strumentazioni, riferiti da il Corriere della Sera, continuano le ricerche di documenti, sia medici che contabili, conservati nell'ambulatorio di Fonte Ostiense. L'unica preoccupazione degli inquirenti è che le prove presenti possano essere state inquinate o cancellate nei tre giorni in cui lo studio è rimasto aperto, prima della disposizione del sequestro da parte dei nas. Spariti, per il momento, tutti i referti legati all'operazione, fra cui il consenso firmato da Spada.

Morte di Margaret Spada: tutte le ipotesi

Dopo l'iniezione, la giovane è stata portata d'urgenza all'ospedale Sant'Eugenio, dove è morta dopo tre giorni di agonia. Nella cartella clinica, la struttura ospedaliera fa riferimento a tentativi tardivi e incorretti di rianimazione, alcuni dei quali sono finiti in un video girato dal fidanzato della ventunenne, ora al vaglio delle forze dell'ordine. I minuti registrati sono quelli immediatamente successivi a quando Margaret Spada si è sentita male. Attorno a lei quattro medici: i due titolari della clinica, padre e figlio, Marco e Marco Antonio Procopio indagati per omicidio colposo; la moglie di quest'ultimo e un collaboratore dello studio. 

Fra le ipotesi, però, anche un errato dosaggio dell'anestesia, una reazione allergica e, forse, la presenza di una patologia cardiaca congenita. Nelle indagini, emerge anche che prima di sottoporsi all'intervento avrebbe mangiato un panino, nonostante l'obbligo di restare a digiuno: da chiarire se avesse ricevuto indicazioni in tal senso.

L'acquisizione dei tabulati telefonici dei medici Procopio

Gli inquirenti hanno acquisito nelle scorse ore anche i tabulati telefonici dei due medici, che la giovane aveva conosciuto tramite TikTok, dove vantano 21mila followers. Da ricostruire adesso tutti i contatti fra la ventunenne e i due medici indagati, delle modalità stabilite per l'intervento alle indicazioni su come presentarsi. Per fare chiarezza su tempi e modalità di rianimazioni, successive al tentativo di rianimazione, i Nas stanno acquisendo anche le registrazioni delle telefonate al 118: da chiarire dopo quanto tempo siano stati chiamati i soccorsi e il quadro descritto telefonicamente agli operatori. Ma forse si sarebbe potuta salvare.

L'esperienza delle altre clienti dei Procopio

"Ho prenotato la stessa operazione nell'ambulatorio. Prima della morte di Margaret Spada mi aveva chiesto di consegnare emocromo e elettrocardiogramma con tracciato – racconta una cliente a Fanpage.it – Dopo il 4 novembre mi è stato chiesto, in aggiunta, un referto del cardiologo che accertava che non c'erano problemi cardiaci per sottoporsi ad un'anestesia".

Nel frattempo, Marco Antonio Procopio, il più giovane degli indagati e, secondo quanto emerso nelle ultime ore, bocciato a suo tempo al test d'ingresso di Medicina del Gemelli, è tornato sui social network. Sotto al nuovo post, sono in molte a ringraziarlo per professionalità dimostrata nei loro casi: "Parlano, ma non sanno che persone siete", commentano le clienti più affezionati, con cuori e messaggi carichi di affetto. "Hanno seguito il protocollo, sono devastati", ha invece fatto sapere qualche giorno fa a Fanpage.it l'avvocato che li assiste, Domenico Oropallo.

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